
L’Orologio… oggetto di culto, di classe, di passione.
Inventato alla fine del XIX secolo da Patek Philippe come accessorio esclusivamente femminile, l’orologio da polso è oggi diventato un oggetto fondamentale per organizzarsi tra i vari impegni della vita quotidiana. Fino al XX secolo gli uomini usavano l’orologio da tasca. La svolta si deve ad Alberto Santos-Dumont, che avendo difficoltà a leggere l’ora quando pilotava i suoi aerei commissionò a Louis Cartier un orologio più pratico: fu così che nacque il primo orologio da polso. Cartier, intanto divenuto popolare a Parigi, cominciò a vendere i suoi orologi anche alla clientela maschile. Con lo scoppio della prima guerra mondiale, gli ufficiali degli eserciti si resero presto conto che era più pratico guardare il polso per sapere l’ora e quindi i governi fecero si che tutti i soldati avessero un orologio da polso con lancette molto grandi e luminescenti. A partire dagli anni Sessanta gli attori di Hollywood incominciano a indossare gli orologi nei film e così si da il via al successo indiscusso di questo accessorio.
Sean Connery nella serie di film Agente 007 indossava un Rolex Submariner che divenne un pezzo famosissimo e ricercato ancora oggi da molti collezionisti. Oggetto di culto divenne anche quello indossato da Roger Moore nella medesima serie cinematografica, ovvero il Rolex ref 5513, che fu venduto all’asta per 26.500 sterline. Ricercati furono anche quello indossato da Steve McQueen ne Il cacciatore di taglie, un Rolex Explorer II ref. 1655 e quello associato a Paul Newman in Indianapolis, pista infernale, un Rolex Daytona, indossato anche dall’italiano Gianni Agnelli. Anche la politica contribuì a diffondere la mania per l’orologio: il presidente degli Stati Uniti John Kennedy era solito indossare un Nastrix in oro 14 carati con 57 rubini e cinturino in alligatore marrone, regalatogli da Evangeline e David Bruce nel 1963, e che Jackie Kennedy donò poi al secondo marito Aristotele Onassis. Il 20 luglio 1969 l’orologio da polso è indossato anche dagli astronauti della NASA partiti per la spedizione sulla Luna. Agli inizi degli anni Ottanta, l’imprenditore svizzero Nicolas Hayek riesce a guidare la fusione delle due holding dell’orologeria svizzera nella sola SMH, con lo scopo di produrre un nuovo tipo di orologio, dal design accattivante e dai costi ridotti; il prezzo infatti si aggirava tra i 39 e 40 franchi svizzeri.
Rolex
Così il 1 marzo 1983 fu presentato sul mercato il nuovo orologio dal nome Swatch, ottenuto dalla fusione delle parole “swiss” e “watch” ovvero “orologio svizzero”. L’esperimento fu eseguito limitando i componenti della produzione dell’orologio e così abbassando i costi. Poiché il design veniva ideato da numerosi artisti, la SMH, era in grado di produrre una collezione all’anno, trasformando dunque, l’orologio, da oggetto di lusso, durevole per sempre a oggetto da cambiare frequentemente.
Swatch
Gli Swatch divennero oggetti ambiti dai collezionisti, soprattutto quelli creati da artisti famosi, come il modello ideato da Keith Haring. Dal 1998 la SMH diviene il maggior produttore di orologi al mondo, primato che mantiene ancora oggi, avendo acquistato moltissimi fra i marchi storici dell’orologeria svizzera come Tissot, Omega, Longines, Rado e Breguet.
Breitling,
(tratto da: VOGUE, L’orologio di Michela Tulli) http://www.vogue.it/news/encyclo/manie/o/l-orologio
Girard-Perregaux