DoDo Letterine, significato
LETTERINE DoDo:
LETTERA A: L’AMORE, SENZA A, NON SAPREBBE COSA FARE.
LETTERA B: B COME BABY, BELLISSIMA O BRAVO!
LETTERA C: COME PUÒ UNA LETTERINA ESSERE ALLO STESSO TEMPO CARINA E COMPLETAMENTE PAZZA?
LETTERA D: DOLCE D. SEI UN DIAVOLETTO, MA ANCHE DELIZIOSA.
LETTERA E: E È ETERNITÀ, ECCITANTE E…È FINALMENTE ESTATE!
LETTERA F: F È PER FORZA, FEDELTÀ E PER NON DIMENTICARCI DI FARE FOLLIE.
LETTERA G: GENEROSA G. SEI GIÒ E GIGI E GRANDISSIMA!
LETTERA H: HC’È MA NON SI SENTE, FACCIAMOLE UN HURRÀ.
LETTERA I: I COME ITALIA. MOLTO ‘IN’ SE TI CHIAMI ILENIA O IRENE.
LETTERA J: J È LA LETTERA JOLLY, FORTUNATA LEI.
LETTERA K: KISS ALLA K PERKÉ… È LA REGINA DEI MESSAGGINI.
LETTERA L: L COME LUI E LEI, IN LOVE.
LETTERA M: MERAVIGLIOSA M, PERFETTA PER DIRE MAMMA MIA.
LETTERA N: N COME UNA TENERA NINNANANNA A CHI È APPENA NATO.
LETTERA O: O, SEI DAVVERO UN ABBRACCIO A FORMA DI LETTERA.
LETTERA P: CON UNA P È PIÙ FACILE SENTIRSI UNA PRINCIPESSA.
LETTERA Q: Q, ECCOLA QUI, PROPRIO QUA.
LETTERA R: R SE HAI VOGLIA DI RRRRRUGGIRE.
LETTERA S: SÈ SUPER QUANDO DIVENTA ‘SPOSAMI!’.
LETTERA T: T, SEI TERRIBILMENTE IL MIO TIPO.
LETTERA U: UPER DIRE I ♥ U. EHI, LO STO DICENDO A TE!
LETTERA V: V È UNA VERA VIP.
LETTERA W: WOW, SEI FANTASTICO!
LETTERA Y: Y PER FARE YOGA, O PER DIVERTIRSI CON UNO YO-YO.
LETTERA Z: ZIGZAGANDO ARRIVA ANCHE LA Z: DIETRO DI LEI C’È IL VUOTO.
LETTERA X: X PERCHÉ SE SCRIVI XXX MANDI TANTI BACI.

HUBLOT Geneve – L’orologio dei Re

- Indice:
Questo articolo è tratto dall’analisi effettuata da Francesco Romano sul marchio Hublot. Clicca su Download per scaricare gratuitamente una copia del PDF.
La strategia di marketing per il rilancio del marchio.
autore: FRANCESCO ROMANO

Introduzione
Il primo orologio Hublot venne presentato nel 1980 in occasione della Fiera Mondiale dellʼOrologeria e della Gioielleria di Basilea.
Questa novità suscitò grande scalpore dal momento che il suo creatore, lʼitaliano Carlo Crocco, decise di uscire dagli schemi abituali, proponendo un orologio in oro massiccio abbinato ad un cinturino in caucciù naturale.
La versione definitiva del cinturino fu realizzata dopo un lavoro di ricerca che si protrasse per tre anni e che portò alla realizzazione di una formula esclusiva: il cinturino era flessibile, resistente e leggero, morbido e capace di adattarsi a tutti i polsi e presentava un delicato profumo di vaniglia.
Hublot è stata la prima marca nella storia dellʼorologeria di lusso ad utilizzare un bracciale fatto di caucciù naturale influenzando anche le più blasonate Maison dʼhorlogerie svizzera ad inserire nei propri cataloghi almeno un orologio con cinturino in caucciù.

L’orologio dei Re
Durante i primi anni di vita della casa, Hublot si è imposto sul mercato degli orologi di lusso per la sua eleganza ed essenzialità del design, rimanendo comunque un prodotto rivolto ad un pubblico raffinato che ne ha saputo apprezzare il gusto italiano e lʼelevata ergonomicità. Annovera tra i suoi affezionati clienti personaggi di fama mondiale tra imprenditoria, finanza, sport e spettacolo e perfino reali come quelli di Spagna, di Svezia, del Belgio e che hanno portato lʼappellativo ad Hublot di essere lʼorologio dei Re.
Varie furono le versioni proposte, Classic, Elegance e Sport, che ricevettero una buona accoglienza tra il pubblico.
Sostenere lo stesso livello di successo e di interesse nei confronti della Casa, divenne sempre più complicato ed oneroso con il passare del tempo, portando il management a cercare una nuova figura in grado di rilanciare il marchio Hublot nel nuovo millennio ormai prossimo.

L’era di Mr. Biver
Nel maggio del 2004 diventa Chief Executive Officer Jean Claude Biver, precedentemente amministratore delegato di altri marchi storici dellʼalta orologeria svizzera come Blancpain, Omega e Audemars Piguet.
La strategia di Biver è semplice: rivoluzionare ancora il concetto di orologio come fece il primo Hublot venticinque anni prima, senza però stravolgere completamente lʼimmagine dellʼorologio di caucciù.
In un intervista a Europa Star, autorevole rivista dedicata allʼAlta Orologeria svizzera, Mr. Biver spiega la sua filosofia per il rilancio del marchio incentrata sul concetto di Fusione che dovrà diventare il cuore stesso di Hublot.
Si riportano le sue parole: “Our ambition is to become the reference for fusion in watchmaking. It is our religion. We want to develop this concept of fusion. We want to promote fusion and demonstrate the richness that it conveys. I want to become the Pope of Fusion”.
La Fusione sarà il nuovo concept di Hublot: Fusione tra la tradizione orologiaia svizzera e tecniche di costruzione innovative; Fusione tra materiali e tecnologia con lʼinnovazione dellʼestetica.

Hublot Big Bang
Un anno dopo, nel 2005, al salone internazionale di Basilea il debutto: il nuovo orologio Hublot Big Bang, una nuova forma di comunicazione con nuovi ambasciatori del Marchio, una nuova grafica del logo del prodotto e una nuova strategia di distribuzione basata su nuovi punti vendita; il tutto rappresentava e rappresenta la filosofia di Biver dellʼ”Hublot Fusion concept”, lʼInnovazione rispettando la Tradizione. Lʼorologio vinse il premio di “Miglior Design” al Gran Premio dellʼOrologeria di Ginevra del 2005. Esso ha presentato una novità mondiale nella costruzione della cassa, non più in un unico blocco di metallo, ma assemblata da strati forgiati con una varietà di materiali innovativi: non solo il titanio o lʼacciaio, ma anche il tantalio, il kevlar, la fibra di carbonio, il magnesio, la ceramica e altri materiali usati in settori come quello automobilistico o aeronautico, il tutto abbinato ad oro, platino e diamanti e al cinturino sempre in caucciù impreziosito con un nuovo modello di fibbia déployante in ceramica.
Lʼabilità di Mr. Biver è stata quella di riuscire a coniugare questi nuovi materiali nel campo dellʼorologeria tradizionale, con un design sobrio e funzionale riuscendo a colpire lʼinteresse del pubblico e costringendo le altre manifatture orologiaie ad imitarlo.

La scelta del segmento di mercato
Mr. Biver è considerato uno dei più autorevoli comunicatori nel campo del lusso in generale. Non poteva mancare quindi il connubio tra lusso e lʼorologio Hublot. La scelta del segmento di mercato a cui rivolgere i propri prodotti era scontata: fascia alta-altissima.
La conseguenza di questa strategia è focalizzare lʼattenzione sul marchio Hublot, incrementando la conoscenza del Brand come sinonimo di lusso, sempre presente nelle più prestigiose manifestazioni sportive e di moda mondiali.
Secondo Mr. Biver: “You only desire what you cannot get. People want exclusivity, so you must always keep the customer hungry and frustrated”.
É fondamentale aumentare il desiderio di possedere il prodotto senza aumentare lʼofferta stessa, in pratica creando pezzi ad hoc e a tiratura limitatissima.
Fanno capolino nel catalogo, orologi quali il Tuiga di Monte Carlo, Luna Rossa presentato in occasione dellʼAmericanʼs Cup 2007, e lʼAyrton Senna dedicato alla Fondazione omonima.
Molti di questi orologi, nonostante la giovane età, sono ormai introvabili e i collezionisti sono disposti a spendere considerevoli cifre nelle aste specializzate.
Il modello che più rappresenta lʼidea di esclusività che vuole trasmettere Mr. Biver è il “One Million Dollar”: un orologio Big Bang completamente rivestito in diamanti con un ricercato e complicato movimento meccanico a tourbillon, il prezzo: ovviamente 1.000.000 $.

La strategia di distribuzione
La precedente rete distributiva è stata interamente ristrutturata. I punti vendita che non rispondevano più allʼimmagine che lʼazienda vuole trasmettere con il suo prodotto sono stati eliminati.
La nuova struttura è basata su due categorie di distribuzione.
Distribuzione selettiva: posizione del punto vendita nellʼambito del territorio privilegiando quelli che hanno una collocazione turistica di alto livello come Capri, Monte Carlo, Santa Margherita Ligure, Cannes, Porto Cervo e nel centro delle grandi metropoli come Londra, Parigi, Ginevra, Hong Kong, Abu Dhabi e Dubai. I retailers devono offrire altri marchi prestigiosi. Inoltre, il posizionamento del prodotto allʼinterno del punto vendita è di vitale importanza così come la preparazione del personale di vendita. Distribuzione diretta: apertura di boutique monomarca, di proprietà o gestite in franchising.
Attualmente, grazie a questa politica di selezione, sono presenti soltanto 300 punti vendita in tutto il mondo.

La strategia di comunicazione
Hublot è un marchio che abbina lusso e sportività. Come tale, la scelta degli ambasciatori e delle sponsorizzazioni si sono focalizzate su sport prestigiosi, come la vela, il polo o il golf e recentemente il calcio.
Tra le sponsorizzazioni si possono annoverare Alinghi per la 33esima Americaʼs Cup, il Monte Carlo Yatch Club, il Manchester United e alcune associazioni benefiche come Smiling Children.
Hublot è stata anche sponsor ufficiale del campionato europeo di calcio 2008, e in particolare della vincente squadra spagnola.
Tra gli ambasciatori del marchio sono presenti giocatori di polo, come lʼargentino Miguel Novillo Astrada, sciatori come Bode Miller, piloti di Formula 1, e altri ancora. Anche la pubblicità e i mezzi di comunicazione hanno rivestito un ruolo importante nella strategia di rilancio del marchio.
Il sito internet è stato interamente rinnovato, offrendo numerosi contenuti multimediali e offrendo al visitatore tutte le notizie che ruotano intorno alla Casa e agli eventi da lei presenziati.

Conclusione
La strategia di marketing adottata da Jean Claude Biver ha portato il fatturato di Hublot da 20 a 100 milioni di franchi svizzeri in soli due anni1.
Durante il 2008 è iniziata la costruzione di un nuovo impianto, inaugurato nel 2009, per poter aumentare la produzione e soddisfare così una parte della domanda in costante aumento.
Viste le performance finanziarie e le potenzialità di crescita nellʼaprile del 2008 LVMH2, uno dei più grandi gruppi del lusso, ha acquisito Hublot.
Tramite lʼespansione in mercati emergenti come lʼAsia, la Cina e il Medio Oriente, Hublot ha saputo controbilanciare lʼeffetto della pesante crisi economica che ha colpito duramente i mercati tradizionali come quello europeo, compreso il mercato italiano.
Jean Claude Biver ha saputo confermare le aspettative nei suoi confronti, riuscendo a rinnovare lʼidentità del marchio e portando Hublot in una nuova dimensione commerciale.

Referenze
1 dati del Financial Times riferiti al periodo 2004-2006. Nel 2007 il fatturato è salito a 150 milioni di franchi svizzeri.
2 LVMH: Moët Hennessy – Louis Vitton. É uno dei più grandi gruppi del lusso con un fatturato di 17 miliardi di euro nel 2008 e un utile netto di più di 2 miliardi di euro. Possiede più di 60 marchi del lusso tra vini e alcolici, gioielli e orologi, profumi e prodotti di moda.

BOOK / CATALOGO
HUBLOT L’OROLOGIO DEI RE
editore Argo’
La Storia di HUBLOT fondata da Carlo Crocco , Aprile 1980

Foto di personaggi che hanno indossato un HUBLOT (tratto dal Book HUBLOT l’orologio dei RE)
pag.34 pag. 36 pag.38 pag. 40 pag. 42
3°CONVEGNO Mare di plastica 2020
Il 4° CONVEGNO sarà in programma il 20 Giugno 2021 . a presto!
Convegno Mare di Plastica 2020: Il nostro futuro è adesso
Inquinamento, Cambiamenti Climatici, Erosione delle coste e Valore del nostro mare
Domenica 21 Giugno 2020 ore 9,00 in Video Conferenza Mare di Plastica, Santa Margherita Ligure
iscriviti per partecipare al: lionsantaportofino.mareplastica@gmail.com
Moderatore e Relatore
Prof. Francesco FACCINI,
Parco di Portofino e Università di Genova (Distav)

Il 3° Convegno
in VIDEO CONFERENZA
è visibile su
www.welcometigullio.it/lions
scrivici:
lionsantaportofino.mareplastica@gmail.com

PROGRAMMA: Ore 9,20: – Presentazione
Il cerimoniere di Club presenta le Autorità Lionistiche, Istituzionali e Civili:
A) – Giorgio D’ALIA – Presidente Lions Club Santa Margherita Ligure – Portofino, anno 2019/2020. B) – Alfredo CANOBBIO – Governatore Distretto 108 ia2.
C) – Avv. Paolo DONADONI – Sindaco Città di Santa Margherita Ligure e Presidente Parco di Portofino.
D) – Cap. Oreste BOZZO – Presidente Area Marina Protetta Portofino.E) – Ten. di Vascello Ivan BRUNO – Comandante Capitaneria di Porto di Santa Margherita Ligure.
F) – Dott. Paolo PENDOLA – Presidente Museo del Mare di Santa Margherita Ligure.
Ore 10,00: – Apertura CONVEGNO : * I Relatori hanno a disposizione 15 minuti *
1) – Moderatore e Relatore Prof. Francesco FACCINI, Parco di Portofino e Università di Genova (Distav)
“ Il modellamento antropico nel paesaggio costiero del Tigullio, tra pericolosità naturali e cambiamenti climatici.”
2) – Prof. Marco FAIMALI – Direttore IAS-CNR. e Presidente Area della Ricerca
“ Viaggio nella Plastisfera ”.
3) – Prof. ssa Angela Celeste TARAMASSO – Università di Genova (Dicca)
“ Cambiamento climatico ed innalzamento medio del mare: effetti sul territorio Ligure”.
4) – Prof. Giorgio BAVESTRELLO – Area Marina Protetta di Portofino, Distav (UNIGE)
“ Riscaldamento globale e Cambiamenti Climatici in Mar Ligure ”.
Ore 11,20:
5 ) – Filmato MPA Adapt 20 minuti (Alessandro Beltrame cineoperatore – Massimo Gironi voce narrante).
Presentazione del Dott. Giorgio FANCIULLI – Area Marina Protetta di Portofino.6) – Dott. Luigi MUCERINO – Università di Genova, Distav (Geomorfologia costiera)
“Osservare conoscere e prevenire. Cambiamenti climatici e strategie di adattamento lungo le coste ”.7) – Dott. Franco BORGOGNO – Giornalista scientifico, 3° spedizione in Artico per conto di
European Research Institute e ricerche per Splash Project. “ Il nostro futuro scritto nel mare ”.
8) – Prof. Paolo VASSALLO e Dott.ssa Chiara PAOLI – Università di Genova (Distav)
“ Quanto vale il nostro mare. ”
Ore 12,50: – Question Time
Il Club Lions inoltrerà ai relatori competenti le richieste di approfondimento precedentemente consegnate in apposita urna.
Durante il Convegno saranno presenti 4 Studenti dell’IISS Fortunio LICETI di Rapallo con il loro insegnante
Giovanni Dodero che hanno conseguito la Medaglia d’argento ai mondiali di robotica di DUBAI, con il progetto: HYDROCARBOT “ il robot amico del mare”.Alla fine del Convegno i presenti sono invitati ad apporre la propria firma sul pannello ricordo della manifestazione.
Ore 13,30: – Fine Convegno.
( Il programma è suscettibile di modifiche senza preavviso. )

Chi è Dodo

Da circa un ventennio i clienti di Portonapoleone by Citron Bleu possono ammirare in vetrina a Rapallo i gioielli Dodo.
Ma chi è Dodo? DoDo è una Maison di gioielleria Italiana fondata nel 1994 dalla rinomata casa orafa Pomellato.
Il nome del brand deriva dal leggendario dodo dell’isola Mauritius simbolo evocativo di un estinzione che avrebbe potuto essere evitata se gli uomini avesse mostrato un maggior rispetto per la natura.

DoDo è stato il primo brand a proporre l’idea del gioiello componibile e per tutti che unisce un’estetica dalle forme organiche ad un messaggio personale.
La maison combina metalli preziosi come oro e argento, con pietre di colore provenienti da fonti sostenibili. Questi materiali preziosi combinati con l’alto know-how artigianale e la creatività del disegno italiano fanno di Dodo molto più di un semplice gioiello. Ogni ciondolo racconta una storia, racchiude un messaggio personale che celebra l’amore, la fortuna, la libertà o l’amicizia.
I nostri talking charms hanno un forte valore emotivo sentimentale per chi li indossa. Il loro spiritoso convenzionale e positivo conquista tutte le generazioni.

Da molti anni ormai è in atto la Dodomania. Lascia libero spazio alla tua immaginazione e crea i tuoi gioielli Dodo. Sei tu che puoi abbinare e combinare tra loro tutti i pezzi. Sempre tu, puoi giocare con i diversi componenti e charm per raccontare la tua personalità e il tuo stile. Puoi anche farti ispirare dall’irresistibile varietà di forme, metalli e pietre scintillanti e sperimentare mix & match sempre nuovi e differenti. Tutto questo perché Dodo un vero e proprio gioiello “su misura”.
DoDo e PortoNapoleone by Citron Bleu
La collaborazione commerciale tra le due aziende è nata agli inizi del nuovo millennio ed è proseguita con successo anche dopo la morte del mitico fondatore Pino Rabolini (2018) ed il passaggio di proprietà della maison Pomellato al gruppo francese Kering.
La Collaborazione tra DoDo e PortoNapoleone by Citron Bleu termina definitivamente alla fine dell’anno 2021 per incomprensioni sulla scelta e sulla qualità dei materiali usati nelle nuove collezioni.
Per visualizzare alcuni prodotti Dodo acquistabili sul nostro store clicca qui.
MontBlanc – Storia della penna più famosa di sempre

MONTBLANC
Montblanc, da un secolo sinonimo della più alta cultura della scrittura, si affida a valori che durano nel tempo, come la qualità e la tradizione artigiana. Le sue scelte senza compromessi in fatto di forma, stile, materiali e raffinata maestria si riflettono nei suoi prodotti.
STORIA
(notizie e foto tratte dal sito ufficiale MontBlanc.
Per saperne di più consulta la pagina web MontBlanc)
1906
L’inizio del secolo “moderno” infonde nuova creatività ad inventori ed artigiani. Grazie all’aiuto del loro ingegno e della loro immaginazione, la penna stilografica conosce una vera svolta tecnico-commerciale. Sono Alfred Nehemias, banchiere di Amburgo, ed August Eberstein, ingegnere berlinese, che colgono i segnali del cambiamento e decidono di produrre le penne simplicissimus.
Dopo un breve periodo di tempo, Wilhelm Dziambor, Christian Lauser e in seguito anche Claus Johannes Voss rilevano l’attività e gettano così le fondamenta del futuro successo internazionale dell’azienda Montblanc.
Ferdinand A.PORSCHE

Ferdinand Alexander Porsche
L’interesse creativo di ogni designer è concentrato sull’aspetto formale del prodotto, sulla possibilità di rinnovare e personalizzare l’immagine. E’ su questo interesse che FERDINANDO A. PORSCHE basa tutta la sua attività.
Per il creatore della leggendaria Porsche 911 era una logica conseguenza ideare strumenti di vita quotidiana, come occhiali, penne orologi ecc. con la massima chiarezza e pulizia delle linee, oltre che alla indiscussa qualità dei materiali scelti. Leggeri da portare. Espressi nella loro essenzialità.
Ferdinando A. Porsche sostiene che la forma esprime la funzione; tale principio ha ispirato tutti gli oggetti della sua collezione.
LA BIOGRAFIA
Ferdinand Alexander Porsche detto Butzi nasce a Stoccarda (Germania) l’11 dicembre 1935. A 22 anni, dopo aver studiato design industriale senza però laurearsi, entra nel Centro Stile dell’azienda del padre.
La 911
Butzi si occupa a tempo pieno del design della prima generazione della Porsche 911 presentata con il nome 901 al Salone di Francoforte del 1963 e successivamente ribattezzata in seguito all’intervento di Peugeot, che detiene i diritti su tutti i numeri composti da tre cifre con lo zero in mezzo – e realizza una vettura più spaziosa, confortevole ma anche allo stesso più sportiva dell’antenata 356
La 904 del 1964 è la seconda (e ultima) opera automobilistica di Ferdinand Alexander Porsche: la vettura da corsa di Zuffenhausen – contraddistinta dalla carrozzeria in fibra di vetro – conquista la Targa Florio del 1964 (con il britannico Colin Davis e il nostro Antonio Pucci) e si aggiudica svariate vittorie di classe sui circuiti di tutto il mondo.
La Porsche Design
Nel 1973 – in seguito alla decisione della famiglia Porsche di non dedicarsi più al management dell’azienda – Butzi crea la Porsche Design, una società di design industriale che ancora oggi realizza orologi, occhiali da sole e altri oggetti di uso comune.
https://www.citronbleu.it/wp-admin/post.php?post=3638&action=edit
Nel 2003 la Porsche Design entra a far parte della galassia Porsche e Ferdinand Porsche si ritira dall’attività due anni più tardi per motivi di salute.
Muore a Salisburgo (Austria) il 5 aprile 2012.
Album foto:
GUCCI Timepieces & Jewelry

GUCCI TIMEPIECES & JEWELRY
Nel 1972 Gucci diventa una delle prime Case di moda a entrare nel settore orologiero, con la creazione di modelli iconici e di grande successo che coniugano spirito contemporaneo e tradizione, innovazione e artigianalità, moda ed eleganza. Successivamente, nel 1997, il brand presenta una linea di gioielli in argento a cui fanno seguito le collezioni di gioielli preziosi e di alta gioielleria.
La nuova visione contemporanea introdotta dal Direttore Creativo Alessandro Michele abbraccia totalmente i codici stilistici e lo spirito contemporaneo della Maison, conosciuta nel mondo come marchio influente e innovativo, confermando Gucci come uno dei brand di lusso tra i più ambiti e simbolo indiscusso dello stile contemporaneo del XXI secolo.
Orologi e gioielli vengono prodotti dagli esperti artigiani Gucci: i maestri orologiai lavorano nei laboratori Gucci di La Chaux-de-Fonds, in Svizzera, mentre gli orafi creano pezzi magnifici in Italia. Tutti i pezzi esibiscono qualche icona Gucci, come il morsetto, coniugando materiali di alta qualità all’inimitabile estetica Gucci.
GUCCI JEWELRY – CENNI STORICI E VALORI
Fondato nel 1921 da Guccio Gucci, negli anni 70 il marchio amplia la propria linea di prodotti introducendo gli orologi Swiss Made, seguiti nel 1997 dai gioielli in argento di manifattura italiana e nel 1999 da una collezione di gioielli preziosi. Nel tempo, la gamma di gioielli si è ampliata fino ad includere oggi straordinarie parure di alta gioielleria realizzate su ordinazione, che rappresentano l’apice di una creatività innovativa e di una impeccabile lavorazione artigianale. Il design dei gioielli Gucci è la raffinata espressione di un esclusivo stile italiano moderno, elegante e glamour, ed esibisce motivi iconici come il morsetto o i monogrammi ‘GG’. Nella loro espressione più lussuosa, i gioielli Gucci sono ornati da pietre preziose come rubini, zaffiri o diamanti. I diamanti sono sempre dotati di certificazione Kimberley.
GUCCI TIMEPIECES – OLTRE QUARANT’ANNI DI OROLOGERIA
Nel 1972 Gucci diventa una delle prime Case di moda a entrare nel settore orologiero, con la creazione di modelli iconici e di grande successo che coniugano spirito contemporaneo e tradizione, innovazione e artigianalità, moda ed eleganza. Da allora, gli orologi Gucci sono sempre stati realizzati in Svizzera e sono tutti montati nel laboratorio orologiero della società a La Chaux-de-Fonds. È grazie a questo abbinamento tra tradizione svizzera, con i suoi componenti di alta qualità, e amore per i dettagli ed estetica italiana di Gucci che il brand opera con successo da oltre 40 anni nel settore orologiero. Gli orologi Gucci sono oggi sinonimo di eccellente qualità e apportano un tocco di freschezza e innovazione nel mondo dell’orologeria.
Cristo Degli Abissi

CRISTO DEGLI ABISSI / THE CHRIST OF ABYSS
La STORIA: La statua del Cristo degli Abissi è stata posta nel fondale marino della Baia di San Fruttuoso nel Parco del Monte di Portofino, nell’agosto del 1954.
La statua, alta circa 2,50 metri è stata realizzata in bronzo dallo scultore Guido Galletti, da un’idea di Duilio Marcante, e venne posta a circa 17 metri di profondità. Le mani del Cristo, rivolte in alto, sono aperte in segno di pace. A seguito della morte di Marcante venne posta una targa sul basamento della statua in sua memoria.
Nel 2003 la statua è stata restaurata per preservarla dalla corrosione e dalle incrostazioni e, soprattutto, per riattaccarle la mano staccata da un’ancora, per poi essere riposizionata sott’acqua il 17 luglio 2004 su un nuovo basamento, ad una profondità inferiore a quella precedente.
Acquista il prezioso Ciondolo Del Cristo Degli Abissi in Oro 750/
http://www.citronbleu.it/prodotto/cristo-degli-abissi/
History:
The statue of the Christ of the Abyss is positioned at the bottom of the sea in the bay of San Fruttuoso near Camogli and Portofino, in august 1954. The statue is 2,50 meters tall and was made in bronze by the sculptor Guido Galletti, thanks to the idea of Duilio Marcante. It was placed at the depth of 17 meters. The hands of the Christ, addressed upward, are open as a symbol of peace. After the death of Marcante, a plate in his memory was placed on the basement of the statue.
In 2003 the statue was restored to protect it from corrosion and incrustation and more important, to hook up the hand that was broken by an anchor. The statue was then replaced underwater on july 17 2004 on a new basement at a less depth than before.
Escursione nel Parco di Portofino – San Fruttuoso.
http://www.welcometigullio.it/2020/03/20/san-fruttuoso/
Il Promontorio del Monte di Portofino, che separa il Golfo del Tigullio da quello del Paradiso,
è proteso sul mare, dove, insieme alle rocce, alla vegetazione e agli antichi casolari, crea uno spettacolo indimenticabile. Il miglior modo per raggiungere il borgo di San Fruttuoso è utilizzare una delle innumerevoli mulattiere (tutte molto ben segnalate) che partono sia da Nozarego (dopo la chiesa), sia da Paraggi (in fondo al parcheggio) sia da piazza della Libertà di Portofino.
Il tragitto (consigliate scarpe da trekking) si protrae fra boschi di castagno, pini marittimi, antichi mulini e frantoi testimoni d’una intensa lavorazione di prodotti agricoli che hanno avuto nel settecento il loro apice.
Raggiunta la località “OLMI” nel cuore del Parco ci troviamo a scegliere tra due sentieri:
uno (abbastanza facile) punta sulla località ” Crocetta” e ” Pietre Strette” per poi scendere velocemente su San Fruttuoso;
l’altro ( più impegnativo), di una bellezza naturalistica eccezionale, è proteso sul mare, attraversa la “Base Zero”
e discende ripidamente a San Fruttuoso.
Questo borgo ospita una magica abbazia risalente all’anno mille,
oggi proprietà del FAI (www.fondoambiente.it ), intorno al quale si sviluppano una spiaggia sassosa, la Torre dei Doria e poche case di pescatori che si specchiano nel blu smeraldo del mare dove è immersa la statua del Cristo degli Abissi.
Consigliamo il rientro in vaporetto per ammirare dal mare la bellezza della costa. Servizio Marittimo del Tigullio.
( Consultare in anticipo il calendario e orari delle corse).
www.traghettiportofino.it
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Hike in the Park of Portofino – San Fruttuoso.
The promontory of Portofino, which separates the Gulf of Tigullio from that of Paradise, is faces the sea, where, along with rocks, vegetation and old farm houses, creates an unforgettable show. The best way to reach the village of San Fruttuoso is to use one of many mule tracks (all very well marked) that depart from Nozarego (after Church), from Paraggi (at the bottom of the parking lot) and from the piazza della Libertà of Portofino.
The journey (trekking shoes recommended) proceeds through forests of chestnut, pine, old mills witnesses of intensive processing of farm products that have had their zenith in the eighteenth century.
When you get to “Olmi” in the heart of the Park we are to choose between two paths:
a (fairly easy) reach the resort “Crocetta” and “Pietre Strette” and then descend quickly on San Fruttuoso; the other (more difficult), a unique natural beauty, up on the coast, through the “Base Zero “ and descends steeply to San Fruttuoso.
This village is home to a magical monastery dating from the year one thousand, now owned by the FAI (www.fondoambiente.it), around which they develop a shingle beach, the Tower of Doria and a some fishermen’s houses that are reflected in the emerald blue sea where it is submerged the statue of Christ of the Abyss.
We recommend returning by boat to admire the beauty of the sea coast. Servizio Marittimo del Tigullio.
(Consult the calendar in advance and departure times). www.traghettiportofino.it
N.S.di Montallegro

N.S. di Montallegro – RAPALLO
Per questa gita al SANTUARIO di N.S.di MONTALLEGRO utilizziamo la Funivia, (stazione di partenza p.za Silvio Solari 2) che ci permette di ammirare dall’alto il meraviglioso spettacolo del Golfo del Tigullio con Rapallo, Santa Margherita Ligure e in fondo Portofino.
La funivia è stata inaugurata nel 1934 e consente di arrivare a Montallegro in soli 7 minuti, (dislivello di 600 metri; portata 144 persone/ora).
Giunti alla Stazione sul Monte ci dirigiamo verso l’ingresso della strada che porta al Santuario, un’acciottolato di circa 300 metri costeggiato da alberi di alto fusto.
Sul fondo si erge in tutta la sua bellezza la bianca facciata marmorea del Santuario di N.S. di Montallegro. La Basilica fu costruita, assieme all’annesso ricovero per pellegrini, nel 1558, grazie ai fondi degli abitanti.
L’attuale facciata marmorea è del 1896 opera dell’architetto milanese Luigi Rovelli.
CIONDOLO ORO della N.S. Madonna di Montallegro
Oro giallo 750 Diametro 2,1 mm
L’apparizione
Secondo la tradizione locale la Vergine apparve nel primo pomeriggio di venerdì 2 luglio 1557 al contadino Giovanni Chichizola, originario di San Giacomo di Canevale, frazione del comune di Correggia Ligure. Giunto nell’entroterra rapallese, nelle proprietà boschive della famiglia di fazione ghibellina Della Torre, all’altezza del monte Letho (conosciuto dai locali come “monte di morte” o “della morte” a causa delle numerose scorribande dei briganti), l’uomo – affaticato dal lungo viaggio a piedi e stremato dal caldo – si addormentò nei pressi di uno sperone di roccia.
All’improvviso, fu destato da un bagliore: al contadino apparve una “dama vestita d’azzurro e bianco e dall’aspetto grazioso e gentile”, come testualmente riportò in seguito ai primi popolani e alle autorità civili e religiose accorsi sul monte. La donna pronunziò solo poche parole, che per la comunità cristiana rapallese risuonano ancora vive:
« Va’ edi’ ai Rapallesiche io voglio essere onorata qui »
Per dar prova della “miracolosa apparizione”, la Madonna lasciò in dono al contadino un quadretto di arte bizantina raffigurante la Dormitio Marie (il Transito di Maria Santissima), da donare alla comunità rapallese. Dopo l’improvvisa scomparsa della “Bella Signora”, sulla stessa roccia in cui era avvenuta l’apparizione cominciò inoltre a sgorgare acqua fresca e pura.
La Madonna di Montallegro è la Patrona della Città di Rapallo dal 1739, anno in cui venne eletta come Santa protettrice della comunità rapallese, del suo Capitanato e della Parrocchia di Santa Margherita Ligure. Tale riconoscimento è riprodotto sullo stemma del Comune di Rapallo che riporta dal 1948 una lettera M posta al centro dei due grifoni sorreggenti la corona reale. Oltre che per la meravigliosa posizione panoramica il Santuario è molto noto per la raccolta di ex-voto contenuta all’interno, in massima parte di ispirazione marinara. Ce ne sono a decine dal 1600 ad oggi. Potreste rimanere ore a leggerli tutti. Il più clamoroso è senz’altro il coccodrillo imbalsamato, portato qui si dice dai due fortunati che sfuggirono all’attacco di un suo simile in un fiume africano.
(Il Santuario rimane aperto dalle ore 7 fino alle 12 e dalle 14.30 fino alle 17.30 d’inverno. D’estate fino alle 18.30. Per informazioni tel +39 0185 239000).
Dal Santuario, costruito su un poggio da cui si gode uno stupendo panorama, continuiamo a destra per la mulattiera che taglia le pendici orientali del M. Rosa, ricoperte da un fitto bosco di lecci sino alla Casa del Pellegrino dove possiamo rifocillarci e godere del panorama. Si distinguono chiaramente Rapallo, Santa Margherita e più distante Portofino. Tutto attorno boschi di latifoglie quasi incontaminati. Per il rientro in Rapallo, utilizziamo, se lo desideriamo, la Funivia, altrimenti un servizio di Bus pubblici con partenze dal medesimo piazzale della stazione Funivia.
La “Moneta” Ricordo / Souvenir “Money”
https://www.citronbleu.it/prodotto/n-s-montallegro/
Il Movimento di un Orologio

Parliamo di…..
Come scegliere un orologio da polso: quarzo o automatico?
Gli orologi moderni si possono dividere in 2 principali categorie:
1 – orologi con movimento meccanico, a sua volta divisi in movimento
– a carica manuale o a carica automatica
2 – orologi con movimento elettronico (funzionanti con pile):
– sonori con risonatore a diapason (ormai quasi del tutto spariti)
– al quarzo (sono quelli più diffusi attualmente)
All’inizio del 1900 si è scoperto una particolare proprietà del quarzo:
sotto un impulso di una scarica elettrica, oscilla con grande regolarità.
Grazie a questa scoperta oggi è possibile avere al polso orologi di grande precisione che due secoli fa non si poteva neppure immaginare.
Esistono anche orologi con movimento ibrido, cioè, orologi che combinano la meccanica con l’elettronica formando varie combinazioni. Alcuni esempi :
La ricarica tramite il rotore fa ricaricare un accumulatore (condensatore) che fornisce l’energia al circuito elettronico dell’orologio.
La stessa energia può essere prodotta anche da un pannello solare posto nel quadrante che trasforma la luce in elettricità.
In sintesi la caratteristica degli orologi con movimento al quarzo e/o ibridi è quella di riuscire a scandire in maniera estremamente precisa il tempo.
Gli orologi a carica manuale vanno caricati una volta al giorno
(a parte rare eccezioni) attraverso la corona: facendola ruotare, grazie ad una serie di ingranaggi,viene avvolta la molla motrice, che da la spinta al treno di ingranaggi.
Gli orologi a carica automatica
non hanno bisogno della ricarica giornaliera manuale perché portandoli al polso, un congegno (un rotore con degli ingranaggi) fa ricaricare la molla.
Il meccanismo posto all’interno degli orologi automatici prende il nome di Calibro. Il termine calibro definisce l’accuratezza di costruzione, la funzionalità e la precisione. Attraverso il Calibro è infatti possibile stabilire la manifattura e le caratteristiche che lo identificano.
Gli orologi automatici, nonostante negli ultimi anni siano diventati molto più precisi rispetto al passato, soprattutto nel medio-lungo periodo, tendono ad esser meno precisi rispetto ai quarzi; vengono però interpretati come orologi di pregio dato il carattere più ricercato, esclusivo e particolare.
La qualità costruttiva di un movimento meccanico a carica automatica è superiore rispetto ai quarzi, ne consegue che l’orologio che lo monta è visto solitamente come di pregio, ed e più costoso.
Cultured FreashWater Pearls

Perle Coltivate in ostriche di acqua dolce
La perla nasce nell’ostrica quando un’irritante entra nel suo corpo. L’ostrica si difende ricoprendolo con diversi strati di carbonato di calcio. L’uomo riproduce il processo in ostriche di acqua salmastra o in molluschi di acqua dolce, in cui vengono inseriti singoli o più frammenti di madreperla. La maggior parte della produzione è svolta in Oriente. Per conoscera la qualità di una perla è importante considerare il colore, la lucentezza, la forma e il colore superficiale.
Sostanze acide come sudore, profumi lacche e cosmetici, possono danneggiare la perla. Per proteggerle puliamo le perle con un panno leggermente umido dopo ogni utilizzo, conservandole separatamente da oggetti duri che potrebbero scalfirle.
La perla è la più antica gemma conosciuta, e per secoli è stata considerata la più preziosa. Per gli antichi la perla rappresentava la luna e possedeva poteri magici, simboleggiando purezza e innocenza.
Acquista un filo di Perle: Cultured FreashWater Pearls Mill. 7,5 / 8,5
Welcome Tigullio

è una Guida turistica (edizione 2011/2012) utile a chi intende trascorrere qualche giorno nello splendido territorio che si affaccia sul Golfo del Tigullio. In questa guida, vi suggeriamo alcuni itinerari (ecologicamente corretti) con il fine di scoprire e valorizzare angoli pittoreschi, storici, curiosità gastronomiche e opportunità commerciali, che raccontano la storia completa di una antica comunità forte, laboriosa e parsimoniosa che ha reso “unico ed inimitabile” il territorio che ci ospita.
Vi proponiamo itinerari alla scoperta dei borghi di Santa Margherita Ligure, Rapallo, Portofino e Zoagli, escursioni, adatte a tutti, sul Monte di Portofino e infine, vi porteremo sulla più antica Funivia della Liguria sino al Santuario di N.S. di Montallegro e all’interno dei seicenteschi Mulini di S.Maurizio dei Monti. Buona lettura e gioioso soggiorno e ricordati di scrivere, inviare foto suggerimenti e idee.
www.welcometigullio.it
Zoagli – La piazzetta
Rapallo – Castello
Case di Ghiaia – Santa Margherita Ligure
Portofino – panorama
Punta Chiappa- Parco di Portofino
WATCHES, about

L’Orologio… oggetto di culto, di classe, di passione.
Inventato alla fine del XIX secolo da Patek Philippe come accessorio esclusivamente femminile, l’orologio da polso è oggi diventato un oggetto fondamentale per organizzarsi tra i vari impegni della vita quotidiana. Fino al XX secolo gli uomini usavano l’orologio da tasca. La svolta si deve ad Alberto Santos-Dumont, che avendo difficoltà a leggere l’ora quando pilotava i suoi aerei commissionò a Louis Cartier un orologio più pratico: fu così che nacque il primo orologio da polso. Cartier, intanto divenuto popolare a Parigi, cominciò a vendere i suoi orologi anche alla clientela maschile. Con lo scoppio della prima guerra mondiale, gli ufficiali degli eserciti si resero presto conto che era più pratico guardare il polso per sapere l’ora e quindi i governi fecero si che tutti i soldati avessero un orologio da polso con lancette molto grandi e luminescenti. A partire dagli anni Sessanta gli attori di Hollywood incominciano a indossare gli orologi nei film e così si da il via al successo indiscusso di questo accessorio.
Sean Connery nella serie di film Agente 007 indossava un Rolex Submariner che divenne un pezzo famosissimo e ricercato ancora oggi da molti collezionisti. Oggetto di culto divenne anche quello indossato da Roger Moore nella medesima serie cinematografica, ovvero il Rolex ref 5513, che fu venduto all’asta per 26.500 sterline. Ricercati furono anche quello indossato da Steve McQueen ne Il cacciatore di taglie, un Rolex Explorer II ref. 1655 e quello associato a Paul Newman in Indianapolis, pista infernale, un Rolex Daytona, indossato anche dall’italiano Gianni Agnelli. Anche la politica contribuì a diffondere la mania per l’orologio: il presidente degli Stati Uniti John Kennedy era solito indossare un Nastrix in oro 14 carati con 57 rubini e cinturino in alligatore marrone, regalatogli da Evangeline e David Bruce nel 1963, e che Jackie Kennedy donò poi al secondo marito Aristotele Onassis. Il 20 luglio 1969 l’orologio da polso è indossato anche dagli astronauti della NASA partiti per la spedizione sulla Luna. Agli inizi degli anni Ottanta, l’imprenditore svizzero Nicolas Hayek riesce a guidare la fusione delle due holding dell’orologeria svizzera nella sola SMH, con lo scopo di produrre un nuovo tipo di orologio, dal design accattivante e dai costi ridotti; il prezzo infatti si aggirava tra i 39 e 40 franchi svizzeri.
Rolex
Così il 1 marzo 1983 fu presentato sul mercato il nuovo orologio dal nome Swatch, ottenuto dalla fusione delle parole “swiss” e “watch” ovvero “orologio svizzero”. L’esperimento fu eseguito limitando i componenti della produzione dell’orologio e così abbassando i costi. Poiché il design veniva ideato da numerosi artisti, la SMH, era in grado di produrre una collezione all’anno, trasformando dunque, l’orologio, da oggetto di lusso, durevole per sempre a oggetto da cambiare frequentemente.
Swatch
Gli Swatch divennero oggetti ambiti dai collezionisti, soprattutto quelli creati da artisti famosi, come il modello ideato da Keith Haring. Dal 1998 la SMH diviene il maggior produttore di orologi al mondo, primato che mantiene ancora oggi, avendo acquistato moltissimi fra i marchi storici dell’orologeria svizzera come Tissot, Omega, Longines, Rado e Breguet.
Breitling,
(tratto da: VOGUE, L’orologio di Michela Tulli) http://www.vogue.it/news/encyclo/manie/o/l-orologio
Girard-Perregaux
Hello world! Welcome

Welcome to Portonapoleone by Citron Bleu.
Historical store in Rapallo (Italy), specialized in the distribution of jewelery, watches and home-made items, office and business since 1982.
We choose our trading partners, which must have originality, quality and reliability requirements, often among Made In Italy companies.
Obviously with respect to ecological sustainability.